La storia della cantina ha inizio nel XIX secolo con Pietro, fondatore della cantina e primo membro della famiglia a intraprendere la strada della viticoltura: Pietro produceva vino e lo commercializzava nella vicina Svizzera attraverso la Valposchiavo. I suoi discendenti, Leone e Gianfranco, si sono dedicati allo sviluppo dell’attività, occupandosi della produzione e della commercializzazione, affinando progressivamente il processo di vinificazione e ampliando gli spazi produttivi. Paolo, nel 2000, ha portato la cantina ad assumere l’impronta moderna che oggi la contraddistingue, grazie all’introduzione di nuove tecnologie e innovative pratiche enologiche per la produzione di vini di qualità sempre più elevata. La quinta generazione, rappresentata dai fratelli Luca e Matteo, che lavorano già con passione in cantina, è fin da ora una garanzia sul futuro dell’azienda, che vedrà la famiglia ancora protagonista del panorama vitivinicolo, in continuità con la propria centenaria tradizione. La Valtellina è terra di antica storia enologica e questa cantina vi affonda le proprie radici da oltre un secolo. I vigneti, 6 ettari di proprietà a cui si aggiungono selezionati conferenti esterni, sono dislocati tra i terrazzamenti valtellinesi del comune di Teglio, nella zona del Sassella e nella zona del Grumello. Il lavoro in vigna, guidato dai principi dell'agricolture sostenibile, rappresenta il punto di partenza per la qualità dei vini e si avvale di due elementi che la lunga tradizione vitivinicola familiare ha insegnato a sfruttare al meglio: la natura e il tempo. I vini nascono da uve Nebbiolo, il vitigno tipico della Valtellina, localmente denominato Chiavennasca, e spaziano attraverso le tipologie di rossi delle Denominazioni Rosso di Valtellina DOC, Valtellina Superiore DOCG e Sforzato di Valtellina DOCG. I vini maturano lentamente, per anni e, in alcuni casi, decenni, nel legno e nel vetro: i locali storici, caratterizzati dalle antiche volte in sasso.