Oltre a 60 ettari di vigneti, molti dei quali hanno più di trent’anni e sono posti su diversi terreni e altezze a garanzia dell’equilibrio generale, il feudo comprende una foresteria, alcune abitazioni, la sala degustazione e, naturalmente, la cantina. Tutto intorno la natura esprime il suo rigoglio ed i terreni fertili di terra vulcanica bianca e nera regalano arance, limoni, pomodorini di Pachino, verdure ed ortaggi, olive. L’uva di queste parti ha un nome ed un territorio d’elezione: Nero d’Avola, allevato unicamente ad alberello. Vitigno di antiche tradizioni ed oggi particolarmente apprezzato, è di certo uno dei più interessanti di tutta la Sicilia e si caratterizza per struttura, intensità e rotondità di frutto, capacità di invecchiamento. Le origini risalgono ai primi insediamenti greci che portarono anche il sistema di allevamento ad alberello. L’alberello è una delle forme più antiche e naturali di coltivazione della vite; prevede un’alta densità di piante, 5.555 ceppi per ettaro, fattore decisivo per la qualità delle uve e quindi del vino. Ideale per climi particolarmente caldi e ventilati, ha costi di gestione molto alti in quanto richiede una cura manuale delle piante.